Un sogno lungo vent’anni

Correva l’anno 2000 quando quasi per gioco inizio a fare i primi atelier creativi, partendo dalle Biblioteche decentrate di Reda e Granarolo. Da allora sono passati 20 anni e in questo anno particolare mi ritrovo, a settembre, a spegnere 20 candeline, una per ciascuno di questi anni. Pensandoci mi sembrano un soffio, impossibile che sia passato tutto questo tempo con questa velocità, ma se mi volto indietro mi vengono le vertigini per la strada percorsa fino a qui. Quando solitamente racconto il mio percorso, il mio entusiasmo travolge tutto e quasi mi dimentico delle fatiche, delle difficoltà, delle giornate interminabili piene di domande, delle incertezze, delle attese… e sembra essere stato un percorso lineare, quasi ovvio.

Tutt’altro. È stato un percorso costellato di buoni e cattivi incontri, di inciampi, di cadute e ascese, di porte chiuse in faccia, di scelte azzardate, controcorrente, di studio, tanto studio, di ricerca, un percorso teso verso il mio desiderio nel quale mi sono incamminata con determinazione, ostinazione e inflessibilità. Se oggi questo lavoro è difficilmente inquadrabile, pensate a vent’anni fa… quando qualcuno mi chiedeva “che lavoro fai?” io rispondevo “quanto tempo hai?”

Essere liberi professionisti e donne non è facile, in più esserlo e lavorare nel campo dell’arte lo è ancora meno.

Ma ci ho sempre creduto con tutte le fatiche e i sacrifici che ha comportato e che comporta. Poi, la vita è bizzarra perché periodicamente ti mette alla prova, per vedere se vuoi rimanere fedele al tuo desiderio. Ho rinunciato in questi anni a molte proposte di lavoro con buoni contratti a tempo indeterminato in luoghi prestigiosi e ho rinunciato anche a tre chiamate che mi avrebbero permesso di diventare dipendente comunale a tempo indeterminato (frutto di concorsi dati precedentemente). Ho rifiutato, tenendo fede al mio desiderio e al mio sogno. Certo erano belle tentazioni, ma ho preferito la felicità alla certezza del posto fisso.

Vent’anni fa inizia per gioco, e se Munari diceva che “giocare è una cosa seria”,  Lacan diceva “che le cose serie diventano seriali”… ed allora eccomi qua!

Ho deciso di spegnere queste candeline fra di voi. Proprio per questo per raggiungervi tutti lancio l’evento “Un sogno lungo vent’anni”.

In cosa consiste?

Se hai domande, curiosità sul mio percorso, sulla storia lavorativa, su questi 20 anni passati insieme, puoi mandarmi una mail ad annamaria@annamariataroni.it o un messaggio WhatsApp al numero 329 2251425 con la DOMANDA che vuoi farmi, ricordandoti di scrivere anche NOME, CITTÀ, PROFESSIONE, entro e non oltre sabato 19/09/2020.

Tutte le domande verranno raccolte per dare vita a un programma di 3 puntate su facebook dal titolo “Un sogno lungo vent’anni”, in onda il 28-29-30 Settembre alle ore 18.00.

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