La collaborazione con Conad mette radici ancora prima della nascita dello Shopping Center La Filanda di Faenza. Correva l’anno scolastico 2007-2008 quando presentai al Conad La Filanda, il primo progetto laboratoriale da sviluppare all’interno delle scuole del territorio. Si trattava di un percorso ben strutturato, integrato con la programmazione scolastica, una sorta di palestra fatta di materiali artistici. Alla base di questo progetto c’era l’obiettivo di portare laboratori esperienziali di qualità all’interno delle realtà scolastiche, ampliare gli orizzonti, portare bellezza e creatività. Momenti privilegiati per fare esperienze di sé e di gruppo, scoprire l’arte, appassionarsi, provare, meravigliarsi, sognare, sperimentare ed incontrare le emozioni. Esperienze importanti svolte ed integrate all’interno dell’orario scolastico, dove i bambini sono stati accompagnati a fare esperienza anche di cosa sia la progettualità, cosa voglia dire progettare, poiché come ci ricorda Enzo Mari “tutti dovrebbero progettare per evitare di essere progettati”. Un progetto dove ho messo in campo tutti i miei saperi, integrandoli e contaminandoli, è stato come portare nella mia città gli studi e ricerche fatte sul territorio nazionale. L’entusiasmo dopo i primi risultati raggiunti fu enorme. “Da cosa nasce cosa” avrebbe detto Munari, e da li a poco tempo il Supermercato si è trasformato in Shopping Center La Filanda e, grazie a un grande lavoro di squadra con la direzione del centro, il progetto è cresciuto, si è articolato, strutturato e si è iniziato a sognare in grande. La Filanda oltre ad aver creduto nel progetto, ha voluto scommettere sulla cultura con l’obiettivo di renderla accessibile a tutti.

Nel 2015, il progetto “LA CULTURA PRENDE POSTO - Progetto integrato con il territorio per riaccendere il desiderio dell’incontro” (clicca qui per maggiori approfondimenti) è stato riconosciuto a livello nazionale, dalla Commissione Scientifica del Centro Studi Erickson.  Il progetto è stato selezionato come esempio innovativo di buona prassi per l’integrazione e l’inclusione scolastica e sociale.

Un progetto dai grandi numeri che coinvolge più di mille bambini all’anno, oltre alle famiglie, genitori, insegnanti, adulti e nonni. Progetto che ha trasformato lo Shopping Center La Filanda in un centro creativo.

Nel 2017, esce il libro, finanziato dal Centro stesso, “La Filanda delle Emozioni – Racconti, laboratori, percorsi per crescere con arte”. Un libro per dare voce al lavoro silenzioso, che quotidianamente, grazie al sostegno dello Shopping Center La Filanda, centinaia di bambini ne fanno esperienza all’interno delle loro scuole (clicca qui per maggiori approfondimenti).

Chi frequenta gli appuntamenti, nello spazio creativo dello Shopping Center La Filanda di Faenza, sa bene che non si tratta solo di un laboratorio, ma di uno spazio di incontro, relazione, dove si costruisce e si narra insieme. Si impara a stare all’interno di una relazione, si costruiscono, ponti e si trovano parole.

Durante l’emergenza sanitaria COVID-19 abbiamo, con creatività, trasformato gli appuntamenti, e attraverso un gioco di squadra è nato il cantiere creativo. Cantiere, ovvero, un luogo di lavoro, orientato da un progetto, un cantiere virtuale, che ha trovato concretezza fra le mani di chi vi ha partecipato.

L’esperienza del Cantiere Creativo, dei laboratori creativi on line, da aprile a luglio, ha raggiunto più 500 mila persone su Facebook.

Esperienza, quest’ultima, che ha aperto la collaborazione anche con il Centro Le Cicogne, Centro Montefiore e Centro Valmarecchia.