Progetti scuola

Il lavoro nelle scuole, che inizia dal nido per articolarsi fino all’Università, sono momenti privilegiati per entrare in contatto con i bambini/ragazzi e il mondo delle loro relazioni.
Vengono offerti dei percorsi plurisensoriali dove il bambino/ragazzo viene accompagnato alla scoperta, dove viene solleticata la sua curiosità, dove viene offerto uno spazio dove si fanno esperienze (esperienza di sé, di gruppo), si esplorano materiali e si esplora il proprio mondo interno, i propri sensi in una dimensione di gruppo, dove il dialogo, l’integrazione è mediata dal fare insieme, mettendo ognuno una parte di sé, la propria parte creativa.
Non esiste lo sbaglio, il timore di non essere bravo, di non sapere fare, ma la dimensione e la curiosità della scoperta, del coinvolgersi, dell’esplorare oltre il noto, l’abituale, lo stereotipo, arricchendosi nella scoperta personale e collettiva  condivisa.
Chi partecipa sperimenterà, all’interno del percorso, il potenziale creativo di cui è portatore, un tesoro/capitale da investire, fare emergere, portare alla vista, valorizzare anziché perderlo, mortificarlo, tenerlo nascosto depauperando il bambino/ragazzo delle sue potenzialità creative necessarie anche per affrontare la quotidianità.
Durante il percorso si seguono le intuizioni che scaturiscono da chi partecipa, non perdendo nessuna occasione di ampliamento o di uscita dall’argomento, nella convinzione che “tutto è connesso” e che cultura è proprio quella che Bateson definisce la “struttura che connette i saperi”.

I progetti scuola intendono integrarsi con il programma curricolare ed essere l’inizio di un percorso di ricerca-azione che ogni singola classe potrà autonomamente proseguire. Ogni percorso, viene progettato insieme ai docenti, in base all’età dei bambini e dei ragazzi e delle esigenze/bisogni emersi nel gruppo classe. I temi concordati si trasformeranno in narr-azioni emotive, tattili, sensoriali e in percorsi laboratoriali tra parole, colori, ambienti, saperi e sapori.

La narrazione viene utilizzata come elemento conduttore che tesse la trama per:
RACCONTI DI PAROLE
La narrazione orale per raccontare e raccontar-si prima di iniziare la grande avventura degli atelier fra mani, testa e cuore;
RACCONTI DI COLORE (atelier con materiali grafico pittorico)
Spunti per sperimentare i colori e tradurre le emozioni in esperienze tattili, cromatiche, sensoriali, sonore;
RACCONTI DI TERRA (atelier ceramici ispirati alla metodologia di Bruno Munari)
La scoperta di tecniche ceramiche attraverso giochi di manipolazione della terra (o altri materiali plastici) per esplorare le proprie sensorialità;
RACCONTI DEL GUSTO (atelier fra gusto e sapori)
L’elemento narrativo è il trampolino per scoprire il cibo, manipolarlo; “gustare” con il corpo tracce grafiche, visive, olfattive.

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