Con Mamma & Papà

Incontrare i genitori dei bambini che ho condotto all’interno di un percorso, è sempre un passaggio importante. Solitamente gli “esperti esterni” sono chiamati a lavorare all’interno di enti ed istituzioni differenti con gli utenti delle strutture; se si parla di scuole, si parla di bambini.

Solitamente l’incarico dell’esperto finisce con il termine del progetto con i bambini.

Per me, è sempre un momento importante e speciale, quello di potere incontrare i genitori: prima del progetto e dopo il lavoro con i bambini.

Perché tutto questo?

Perché i bambini provengono da li. Da quelle famiglie, da quei genitori. Incontrare, prima di iniziare il progetto, i genitori è come conoscere in parte anche i bambini, si inizia a respirare l’aria e il clima nel quale ci si troverà immersi nei mesi successivi.

Incontrare i genitori è anche incontrare le aspettative che hanno sui figli, dubbi, perplessità, timori.

È conoscersi.

È  sapere ed interessarsi di chi entrerà in contatto con i loro figli.

Al micronido Ninnananna di Ravenna, dov’è attiva una collaborazione da vecchia data, di prassi, viene fatto un incontro con i genitori prima del progetto, dove viene raccontata l’idea progettuale che verrà rimodellata passo a passo nell’incontro con i bambini.

È un primo momento di condivisione e di scambio.

L’incontro conclusivo con i genitori è vedere come quel vestito immaginato mesi prima, si è modellato, rifilato, a volte cambiato sui loro figli. Perché un progetto è sempre così: dal pensiero della progettazione a quello, che è effettivamente il risultato finale, nell’incontro con i bambini, c’è un percorso, e questo percorso può avere mille bivi.

È incontrare allora i bivi che i bambini hanno preso, le soluzioni che hanno escogitato, i loro pensieri che hanno preso forma.

I genitori terminati gli incontri rimangono sempre sorpresi di vedere  e incontrare attraverso un video e le opere quello che il loro figlio ha fatto, gli “sbuzzi” che ha avuto, la creatività che ha espresso.

Le opere prodotte incontro dopo incontro, sono la forma tangibile dell’esperienza fatta e ogni produzione è un racconto di sé, un piccolo scrigno di tesori, l’inizio di una narrazione che crescendo si arricchirà sempre di più. Ma gli elaborati, raccontano solo una piccolissima parte di meraviglia, perché rimane nascosto tutto il processo creativo, le attese, i ritmi, le curiosità, le dinamiche che hanno permesso di realizzare tutto questo.

L’incontro finale e il quaderno della didattica “Alfabeti Naturali” è un tentativo, di portare alla luce tutto il racconto e processo che, se no, rimarrebbe nascosto, velando la parte più luminosa di tutto il progetto.

Proprio per questo, martedì 21 giugno, nel tardo pomeriggio, il nido aprirà le porte a mamme e papà che vorranno ascoltare, conoscere e condividere insieme un percorso importante per la crescita dei loro bambini, poiché fare è un dire di sé.

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